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TripAdvisor vs cuochi

23 Mar

Torino: un ristorante dove si mangia bene e che si sa promuovere su TripAdvisor (foto Simona Moschini)

Torino: un ristorante dove si mangia bene e che si sa promuovere su TripAdvisor (foto Simona Moschini)

Chi avrà l’ultima parola?
Si tratta notoriamente di una di quelle questioncine che una persona a me vicina definisce “pelose”, ovvero molto intricate e piene di retropensieri eticamente scorretti da ambo le parti.

Personalmente, spero serva a fare chiarezza nell’interesse di tutti. Dei clienti, intendo, non tanto dei ristoratori – la cui esasperazione, pure, comprendo.
Sono tra chi rimpiange i bei tempi in cui TA la conosceva ancora solo una nicchia e, navigandoci, trovavi vere recensioni di veri clienti. Certo: il rompiscatole, lo psicopatico, il nemico personale già c’erano. Ma si aveva la sensazione che la maggior parte dei recensori avesse davvero mangiato o dormito nei posti di cui parlava, e che ci si potesse fidare.

Ora non più, e già da un paio d’anni.
Siamo bensì immersi nella fase in cui chiunque possegga uno smartphone si sente in dovere, prima ancora di aver deglutito l’antipasto, di cliccare la sua “recensione”.
Questo crea una coda lunga di recensioni al limite dell’insignificante, commenti ai commenti, molte chiacchiere a vuoto, reazioni stizzite da proprietari e chef.

Oggi, almeno in Italia, chiunque gestisca un ristorante (eccettuata una misteriosa minoranza di ignari o menefreghisti sinceri, cui va la mia stupefatta ammmirazione) si sente in dovere di rispondere con masochisti colpi di clava ai malcapitati che, in buona o in cattiva fede, hanno osato denigrarne la culinaria arte.
Sì, un’altra minoranza conosce la netiquette e il web marketing a sufficienza per poter rispondere in modo cortese e razionale sia alle critiche sia alle lodi, ma rimane purtroppo minoranza. Ci sono trattorie e ristoranti, in Italia, dove avrei paura di andare: se ti trattano così on line, chissà dal vivo!

Che nell’anno del Signore 2014, TA corra finalmente ai ripari mi sembra una mossa alquanto tardiva ma provvidenziale.
Voglio dire: forse è già tardi. Ma meglio tardi che mai, alle volte.

QUI il link all’articolo.

 
1 Commento

Pubblicato da su 23 marzo 2014 in That's all marketing!, Turismo

 

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Una risposta a “TripAdvisor vs cuochi

  1. cristianostrategist

    26 marzo 2014 at 18:09

    Davvero interessante, era uscita una notizia analoga anche sui giornali di Bergamo. Ne approfitto per segnalarti il mio blog se ti va di seguirlo, magari puoi prendere spunto, o l’idea per qualche articolo a 4 mani 😀 socialmarkethics.com

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