Il suo obiettivo è:
1) cuccare il maggior numero possibile di maschi, liberi o occupati, eventualmente litigando con le legittime proprietarie
2) ravanare selvaggiamente biglietti omaggio
e 3) entrare gratis alla mensa del festival o ai rari eventi con degustazione.
E’ il terrore delle hostess e dei buttafuori.
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Gente da #festlet : la Pazza Ninfomane
Gente da #festlet : il Vip Televisivo
Viene solo se spesato ma è contento perché, una volta tanto:
a) non deve truccarsi
b) non deve mettersi i tacchi a spillo e/o l’abito da sera
c) può sedersi per terra e fare la persona qualunque
d) può portarsi l’amante e/o confessare che preferisce Luca Scarlini a Maria de Filippi, tanto Chi e Novella 2000 non ci sono.
Gente da #festlet : il Biblio-gourmet
Si mimetizza con la fascetta di quotidiani sotto il braccio, ma…
Il festival è la sua scusa per mangiare da dio per una settimana nei migliori ristoranti della città.
Tornerà a casa ingrassato di 6 kg.
Più i 20 kg di libri nuovi nello zaino.
Gente da #festlet : il Politico
Deve esserci, perché sennò “non ha visibilità”.
Deve esserci, perché il suo ente ha finanziato il festival con 120,00 euro + uno stagista sotto ricatto.
Deve esserci, perché è un’ottima scusa per evitare 4 giorni di riunioni di partito.
Deve esserci, perché sennò poi cosa scrive su Twitter?
Gente da #festlet : quello Zen
Si aggira – o più spesso sta fermo appoggiato alla bici – osservando con un sorriso accennato il Samsara dei comuni mortali festivalieri.
Ha già letto tutto.
Sa già tutto.
Ha già raggiunto l’illuminazione e, giunto alla 18ma edizione, non ha più bisogno di correre da un evento all’altro.