Vi piace il titolo?
Spero di sì.
Ma l’importante è che sia disponibile, finalmente. Per ora soltanto come Ebook, ma nelle prossime settimane ci sarà anche il cartaceo.
Sono una bestia, lo so.
Non si può avere un blog e smettere di aggiornarlo per mesi e mesi.
L’unica scusa valida (quella che forse anche la defunta Carrie Fisher avrebbe accettato nella mitica scena dei Blues Brothers) sarebbe essere naufragata su un’isola deserta e avervi soggiornato, mangiando sano pesce crudo pescato con le mie manine, per tutto questo tempo.
Ovviamente, leggerlo dovevo, perché è finora l’unico romanzo mai scritto su Bernini (o meglio, su Bernini e Borromini, fifty-fifty).
Detto questo, Prange può anche aver venduto molto, ma il romanzo è legnoso e pieno di difetti. Il motivo è molto semplice: l’autore è un tedesco laureato in filosofia dell’illuminismo, e si sente. Read the rest of this entry »
A voler essere maligni, si ha l’impressione che la mostra (Roma – Scuderie del Quirinale, 2004) e il catalogo che ne esce, cui collaborano per lo più critici spagnoli, siano un tentativo della storiografia spagnola per porre la declinante corte spagnola di Filippo IV e di Carlo II alla stessa altezza di quella in ascesa del Re Sole. Read the rest of this entry »